
Lucia Zoffoli
Psicomotricità Tuttingioco
Monica Bedetti
Psicomotricità Tuttingioco
Francesca Fontana
Psicomotricità Tuttingioco
Dopo la laurea in Scienze Psicologiche dell’Intervento Clinico, ho frequentato e concluso nel 2008 un corso triennale di Psicomotricità (presso I.F.R.A. di Bologna) che mi ha permesso di approfondire il metodo Aucouturier e altre teorie psicologiche, di fare pratica con i bambini e intraprendere un lavoro personale di conoscenza e consapevolezza di me stessa che ha trasformato la mia vita.
Diventare mamma di 3 bambini ha aumentato la mia curiosità e passione per il mondo dei piccolissimi, così che ho scelto di frequentare un Corso biennale sulla Primissima Infanzia (sempre presso I.F.R.A., concluso nel 2017) grazie al quale ho approfondito la delicatissima fase dei primi 3 anni di vita, secondo il particolare approccio al gioco e al movimento libero della pediatra ungherese Emmi Pikler.
Questa formazione mi ha spinta ancor di più ad essere vicina alle coppie in attesa per prepararle al prezioso “lavoro relazionale” che le aspetta e ai genitori per aiutarli a meglio connettersi con i loro bambini, comprenderli, accettarli, decifrarne i bisogni nascosti dietro ai comportamenti “problema” manifestati.
Per 7 anni ho svolto la mia attività di psicomotricista presso lo Studio di Psicologia “Arbor Vitae” di Rimini, collaborando in rete con altri professionisti.
Dal 2011 lavoro anche accanto alle educatrici di Nidi e Scuole dell’infanzia organizzando Percorsi di Psicomotricità, per far comprendere l’importanza di una buona relazione durante e attraverso i momenti di cura fisica del bambino (cambio, pasto), oltre che il valore del movimento e gioco libero quali fondamentali strumenti di rassicurazione e di crescita, spesso sottovalutati negli ambienti scolastici.
Dal 2018 mi occupo di formazione alle educatrici tramite interventi teorici integrati ad un approccio esperienziale e corporeo di cosapevolezza delle proprie emozioni, del “bambino che ci portiamo dentro”, lavoro necessario per meglio approcciarsi al proprio mondo interno e poter rispondere così ai bambini in maniera adeguata ai bisogni da loro espressi.
Sono socia ordinaria di ANUPI Educazione (Associazione Nazionale Unitaria Psicomotricisti Italiani di area socioeducativa) e, per la grande passione per questo lavoro e le straordinarie trasformazioni che ho visto manifestarsi nei bambini in tutti questi anni di lavoro, continuo a studiare, aggiornarmi per crescere professionalmente e personalmente ed offrire con delicatezza, sensibilità, umiltà e profondo rispetto, il mio aiuto agli adulti e ai bambini che si rivolgono a me.
Da più di trent’anni sono vicina ai bambini con curiosità e rispetto. Ancora oggi mi insegnano come ascoltare senza giudicare, come mettersi sempre in discussione e come non dare mai nulla per scontato.
Dopo avere conseguito il diploma di Insegnante di scuola dell’infanzia ho iniziato a lavorare come educatrice presso l’istituto San Giuseppe per aiuto materno e Infantile di Rimini. Qui ho incontrato un’infanzia segnata da profonde sofferenze, generate da relazioni familiari fortemente compromesse o in molti casi inesistenti. Bambini che non si sentivano in diritto di “essere” perché spesso era mancata loro la cosa più importante, l’amorevole sguardo materno dove specchiarsi per sentirsi unici e speciali.
Il profondo legame che si creava con noi educatori e le esperienze quotidiane di cura permetteva loro di sentirsi importanti e meno soli.
Intanto avevo conseguito anche il titolo di Educatrice.
Lasciato il San Giuseppe, ho svolto il mio lavoro di educatrice presso la Casa dei Ragazzi “la Betulla” al Centro Educativo Italo Svizzero di Rimini per cinque anni, sino a quando sono diventata mamma. Ho lasciato il lavoro da educatore che mi portava a stare fuori casa in orari non più compatibili con i bisogni dei miei figli per passare al ruolo di insegnante di scuola dell’infanzia sempre presso il Centro Educativo Italo Svizzero di Rimini.
Sono stati anni formativi per me molto importanti, in costante ricerca per rispondere al meglio ai bisogni dei bambini che incontravo.
Qui ho conosciuto per la prima volta la psicomotricità ed è stata una folgorazione.
Constatare giorno dopo giorno quanto il gioco spontaneo e la relazione con l’adulto di riferimento secondo l’approccio del professor Bernard Aucouturier fossero fondamentali per il loro sviluppo, mi ha spinto a conseguire il titolo di Psicomotricista presso I.F.R.A. di Bologna e a dedicarmi a tempo pieno a questa professione.
Sono socia ordinaria di ANUPI Educazione (Associazione Nazionale Unitaria Psicomotricisti Italiani di area socioeducativa).
Sono laureata in sviluppo e cooperazione. Dopo la mia prima figlia ho capito che volevo cambiare strada, rimanendo “all’interno della relazione d’aiuto” ma focalizzandomi sul meraviglioso mondo che è l’infanzia e la crescita; la relazione d’aiuto intesa come uno spazio e un tempo all’interno del quale due o più figure si mettono in apertura, in ascolto l’uno dell’altro/degli altri e insieme intraprendono un percorso, “un viaggio”, in cui tutti escono diversi e cambiati.
Questa relazione d’aiuto presuppone certo degli strumenti diversi e due ruoli completamente distinti delle figure in gioco (in questo caso dello psicomotricista e del bambino/adulto utente), ma nello stesso tempo vuole una relazione empatica e “sullo stesso piano” dove circolano intuizioni, emozioni e vissuti di tutte le figure coinvolte.
Mi sono formata come psicomotricista al centro di formazione e ricerca I.F.R.A secondo il metodo Aucouturier.
Con I.F.R.A ho poi collaborato alla formazione delle educatrici nei nidi della Valmarecchia.
Successivamente ho proseguito nella formazione nei nidi all’interno della rete promossa da Giuseppe Nicolodi per portare il gioco psicomotorio a scuola.
Contemporaneamente ho lavorato ad Arbor Vitae come psicomotricista con i bambini e con i genitori.
Ho tenuto laboratori di gioco-motricità presso la cooperativa “La fraternità” e intrapreso un laboratorio di “micronido” con tre bambini di due anni circa.
Mi sono specializzata nel 2001 in Psicomotricità frequentando un corso triennale convalidato dalla F.I.Sc.O.P (Federazione Italiana Scuole e Operatori della Psicomotricità) presso I.F.R.A. (Istituto di Formazione e Ricerca Applicata) di Bologna.
Sono socia ordinaria di ANUPI Educazione (Associazione Nazionale Unitaria Psicomotricisti Italiani di area socioeducativa).
Dopo diversi anni di lavoro come educatrice professionale presso la coop.soc. “La Fraternità”, ho iniziato a praticare la professione di Psicomotricista realizzando cicli di incontri di Psicomotricità e collaborando inizialmente con alcune palestre, asili nido, scuole materne di Rimini e circondario.
Ho sperimentato l’aspetto della formazione a insegnanti ed educatrici all’interno di progetti di formazione e supervisione.
Per circa 4 anni ho collaborato con il centro “Arbor vitae” di Rimini all’interno del quale ho potuto sperimentare anche la ricchezza di un lavoro di rete con altri professionisti dell’età evolutiva.
Da alcuni anni collaboro anche con il centro ricreativo “l’officina” dove propongo percorsi per la fascia 1-3 anni.
Da circa 5 anni sto portando avanti un progetto di psicomotricità rivolto ad adulti con disabilità psico-fisica per conto della a. s. AG23 di Santarcangelo, che mi ha permesso di toccare con mano che la psicomotricità è uno strumento valido e utile a tutte le età e nelle più diverse condizioni psico-fisiche.
Continuo la mia formazione partecipando a seminari e convegni per aggiornarmi rispetto alle tematiche riguardanti l’infanzia e l’educazione,(in questo delicato periodo di pandemia in modo particolare) in quanto ritengo la psicomotricità un valido strumento di prevenzione, sostegno e aiuto alla crescita di tutti i bambini, oltre che di supporto a educatori e familiari.